
filosofia e arti orientali
De Agostini
3 settembre 2019
cartaceo
360
“Abbandona l’idea di diventare qualcuno, perché sei già un capolavoro. Non puoi essere migliorato. Devi solo arrivarci, comprenderlo, realizzarlo.”
Osho riprende le riflessioni di Guru Nanak, uno dei mistici più intensi e rivoluzionari dell’India (fondatore del Sikh-panth intorno al 1500), proseguendo il discorso iniziato con “Al di là della paura, Oltre il rancore” (DeA Planeta Libri). Nanak evidenzia alcuni dei fattori primari che, consciamente o inconsciamente, ci spingono a vivere rannicchiati in un piccolo senso dell’io che poco considera e rispetta l’insieme del nostro esistere: invidia, rancore, egoismo, timore di perdere quanto si possiede. In quest’ottica, l’opera è di sublime attualità… E Osho la utilizza abilmente per tessere di fronte al lettore una visione liquida che apre a ciò che è l’esistenza, nel momento in cui la si comprende come “vivente”: una vibrazione inebriante, colta dai mistici come beatitudine, estasi, pienezza, armonia. Insomma, quasi un destino differente – di certo un mondo diverso – nascosto dietro allo specchio deformante odierno che porta a vedere la realtà e noi stessi come un perenne conflitto, una lotta per sopravvivere, una battaglia apparentemente persa in partenza.
Osho (1931-1990), importante mistico e filosofo indiano, si è dedicato per tutta la vita al risveglio della consapevolezza, invitando quanti si sono avvicinati a lui a introdurre la meditazione nella propria vita, ideando tecniche e metodi più consoni all’irrequietezza dell’uomo moderno. Oggi la sua visione e l’invito al risveglio ispirano la vita di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.