
Psicologia
Raffaello Cortina Editore
3 settembre 2020
Cartaceo
Prefazione di Natalia Aspesi
Questa volta la poltrona dell’analista non è dietro lo schermo, per spiegare, ma davanti, per guardare. Vittorio Lingiardi non recensisce i film che ha visto, ma li rivede insieme ai suoi lettori, cercando di cogliere, pellicola dopo pellicola, le immagini che precedono il pensiero e lo producono. Perché una mente che incontra una storia non è più la stessa. E viceversa. Al cinema con lo psicoanalista è una lunga seduta sui film (e qualche serie) di questi anni – dallo 007 di Spectre al canaro di Dogman, dalle onde di Fuocoammare al potere dei ricordi di Dolor y gloria – scandita in sei stanze sensibili: le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese. L’accesso a ogni stanza è aperto dall’immagine di un fi lm e introdotto da un testo poeticamente psicoanalitico.
Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, è professore ordinario di Psicologia dinamica alla Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza Università di Roma, dove dal 2006 al 2013 ha diretto la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica. Con Nancy McWilliams è stato coordinatore scientifico e curatore del Manuale diagnostico psicodinamico PDM-2 (Guilford Press, 2017; Cortina, 2018), con il quale ha vinto l’American Board & Academy of Psychoanalysis Book Prize. Nel 2014 ha ricevuto il Ralph Roughton Paper Award dell’American Pshycoanalytic Association, nel 2018 il Premio Cesare Musatti della Società Psicoanalitica Italiana e riceverà nel marzo 2020 il Research Award della Society for Psychoanalysis and Psychoanalytic Psichology (Division 39) dell’American Psychological Association.
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Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.