Spiritualità e religione
EDB
28 maggio 2020
Cartaceo
96
«Abbiamo troppo insegnato a dire le preghiere piuttosto che vivere al cospetto di Dio»
Lungo le pagine del libro il vescovo Luigi Bettazzi ripercorre la sua vita di cristiano e rilancia alcune tematiche che gli stanno a cuore. Gli anni della formazione tomista, dominata dalla parola “ragione”, gli studi di filosofia all’Università di Bologna, il tempo del fascismo, la strage di Marzabotto, Lercaro e la scelta dei poveri, il concilio ecumenico Vaticano II portano il vescovo emerito di Ivrea a rivolgere lo sguardo al presente. Emergono così i temi dell’amore e della vocazione, della spiritualità del prete e dell’apertura all’ordinazione dei viri probati. «L’educazione nei seminari – scrive l’autore – dovrebbe essere più aperta e concreta».
Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, ha partecipato a tre sessioni del concilio Vaticano II. È stato presidente nazionale e internazionale di Pax Christi, movimento cattolico per la pace, e ha vinto il Premio dell’Unesco per l’educazione e la pace. E’ divenuto celebre per un pubblico scambio di lettere con il segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, per le battaglie sull’obiezione fiscale alle spese militari e sull’obiezione di coscienza e per i suoi pronunciamenti sul riconoscimento delle unioni civili.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.