Narrativa contemporanea
Einaudi
27 ottobre 2020
cartaceo, ebook
208
Quindici racconti indimenticabili, quindici lezioni innamorate destinate a colpire il cuore e il cervello.
Ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi, chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro, dopodiché s’iniziava. «Questo era il gioco, questa la sfida delle giornate di follia: aggirare l’ovvio, non ripetere il risaputo, bucare il tempo, aprire strade, sondare il possibile, il parallelo, l’alternativo. Poteva durare anche a lungo questo aggrovigliarsi di nuvole e mondi, ma si atterrava, prima o poi si atterrava sempre.»
La scuola di Roberto Vecchioni prima di tutto è un luogo in cui s’insegna senza impartire lezioni. I ragazzi hanno coraggio, desideri, paure, e una sete dentro che non si spegne mai. Sono irrequieti, protervi, insicuri: in una parola veri. Si chiamano come i più celebri pittori della storia, ma sono solo esseri umani in cerca di se stessi. E il professore, quel Roberto Vecchioni che insegnava negli anni Ottanta in uno storico liceo milanese, è colto, originale, ma soprattutto appassionato, sempre disposto a quell’incantesimo che balena diverso ogni giorno. Che parli della morte di Socrate, del viaggio di Ulisse o di un verso di una poetessa contemporanea, i suoi occhi brillano e la voce va su e giú come un canto. Dietro, c’è il sentimento di chi è cresciuto tra le parole e sa che, con quelle stesse parole, i suoi ragazzi affronteranno la vita.
Se è vero che solo quel che si vede con la coda dell’occhio può toccarci nel profondo, come scriveva E. M. Forster, Roberto Vecchioni con queste Lezioni di volo e di atterraggio ci offre esattamente quel che si vede con la coda dell’occhio: un’altra, potentissima, forma di verità. Raccontare storie, e lasciar parlare anche il silenzio. Pungolarsi, emozionarsi, cercare verità alternative. Perché una lezione sia davvero magica ci vuole qualcuno che sappia trasmettere il suo sapere e qualcuno che sappia ascoltarlo. Occorre volare, e poi atterrare, tutti insieme.
Così, mentre lo specialissimo professore che abita queste pagine parla di Socrate o di Ulisse, viaggiando leggero nel tempo – dalla guerra di secessione a Fabrizio De André, dal Vangelo a Spoon River, da Saffo ad Alda Merini –, veniamo tutti trasportati in un altrove dove la cultura è qualcosa di vivo, di scintillante, che fa luce – da sempre e per sempre – sul nostro buio. Quindici racconti indimenticabili, quindici lezioni innamorate destinate a colpire il cuore e il cervello. «È gioco, sfida, provocazione. È gettare un sasso e contare i cerchi che si allargano sull’acqua. Porte che si aprono su altre porte, senza mai fermarsi alla prima».
L’autore
Roberto Vecchioni nasce in Brianza da genitori napoletani, è sposato e ha quattro figli. Nel 1968 si laurea in Lettere Antiche all’Università Cattolica di Milano, dove resterà per due anni come assistente di storia delle religioni, proseguendo poi per trent’anni la sua attività di insegnante di greco, latino, italiano e storia nei licei classici. La sua attività nel mondo musicale inizia negli anni ’60, quando comincia a scrivere canzoni per artisti affermati (Vanoni, Zanicchi, Cinquetti, etc.); collaborazioni che riprenderà più tardi anche per Nannini, Oxa, Patty Pravo, Adamo. Nel 1971 si propone per la prima volta come interprete delle proprie canzoni e nel ’73 partecipa al Festival di Sanremo con L’uomo che si gioca il cielo a dadi. L’anno successivo vince il premio della critica discografica come miglior disco dell’anno per Il re non si diverte. Il successo di pubblico arriva nel ’77 con l’album Samarcanda, cui fanno seguito altri 20 albums per una vendita totale che supera i 6 milioni di copie (nel 1992 il brano Voglio una donna, da Camper, vince il Festivalbar come canzone più ascoltata dell’anno). Oltre ad essere interprete in numerose tournée di successo presso i più grandi teatri italiani, Vecchioni è anche autore di libri e saggi e collabora con articoli di fondo e commento per i massimi giornali italiani. Come narratore ha esordito nel 1983 con Il grande sogno, prosa e poesia, edito da Milano libri. Nel 1996 esce Viaggi del tempo immobile, libro di racconti edito da Einaudi. Nel 1998 ha curato e composto la voce Canzone d’Autore per l’Enciclopedia Treccani. Nel maggio del 2000, sempre per Einaudi, esce il suo primo romanzo: Le parole non le portano le cicogne, una coinvolgente avventura nel mondo della parola e dei suoi significati. È del 2004 il romanzo breve Il libraio di Selinunte che ha superato quattro edizioni. Sempre l’Einaudi, nel 2002, ha pubblicato la raccolta dei testi di tutta la sua produzione discografica col titolo Trovarti, amarti, giocare il tempo. Numerosissimi i premi e riconoscimenti ricevuti, tra i quali spiccano la nomina a Cavaliere Ufficiale della Repubblica conferitagli, motu proprio, dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il Premio Giorgio La Pira, il premio Scanno per la narrativa, due premi Tenco alla carriera e il premio Angelo dell’anno per le sue attività di impegno nel sociale. Nel 2005 la casa discografica Universal pubblica Il Contastorie, raccolta dei suoi brani più celebri registrati durante il tour teatrale di grande successo Luci a San Siro …di questa sera, tenuto con due tra i più grandi jazzisti italiani: Patrizio Fariselli e Paolino Dalla Porta, in tutto il Paese. Allegato al CD esce anche una raccolta di favole classiche riscritte da Vecchioni in chiave psicoanalitica, anticipazione del libro, sempre pubblicato da Einaudi: Diario di un gatto con gli stivali (2006). Nel 2007 esce il cd Di rabbia e di stelle (Universal), e, contemporaneamente la casa editrice Frassinelli pubblica la raccolta di liriche giovanili Di sogni e d’amore. Nel 1999-2000, su richiesta del Ministero della Pubblica Istruzione, ha tenuto più di ottanta conferenze nelle scuole e Università italiane e francesi, incontrando oltre 80.000 studenti sul tema Musica e Poesia e illustrando l’evoluzione storica e letteraria della “forma” canzone dalle origini ai giorni nostri. Dal 2001 al 2003 ha insegnato alla facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università di Torino tenendo il corso Forme di poesia per musica. Nel 2004-2005 è stato docente del corso di Forme di poesia per musica presso l’Università di Teramo. Dal 2006 tiene il corso di lezioni Laboratorio di Scrittura e Cultura della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma e, sempre dal 2006, il corso di lezioni Testi letterari in musica presso l’Università di Pavia.
Nel 2009 esce l’album In Cantus che contiene sperimentazioni tra musica leggera e repertorio classico. Nello stesso anno pubblica con Einaudi il libro Scacco a Dio.
Nel 2011 vince la 61. edizione del Festival di Sanremo con la canzone Chiamami ancora amore, nel 2014 esce per Einaudi Il mercante di luce e nel 2016 La vita che si ama. Storie di felicità (anche in versione libro + CD).
fonte: www.vecchioni.it
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.