Studi Culturali e Sociali
Bollati Boringhieri
27 febbraio 2020
Cartaceo
416
“Dopo aver scritto, negli anni novanta con George C. Williams, Perché ci ammaliamo, il libro fondante della medicina evoluzionistica, ora con un’enorme esperienza alle spalle, Nesse applica qui questa sua idea alle malattie psichiatriche – il suo campo specialistico – con risultati sorprendenti.”
Come ogni essere vivente, anche noi umani siamo sottoposti a una continua e capillare selezione darwiniana da parte dell’ambiente in ogni nostra più piccola caratteristica. Tutto ciò che abbiamo di svantaggioso ci personalizza, e alla lunga viene eliminato dalla popolazione; tutto ciò che ci avvantaggia viene rafforzato e si diffonde. Una malattia è quanto di meno vantaggioso si possa pensare: e allora come ha fatto a sfuggire al radar della selezione per milioni di anni? Perché le malattie non si distinguono? Vista da questa angolazione, una malattia non è più un’«anomalia» da curare per ristabilire la «normalita». evidentemente ci sono ragioni evolutive che possono spiegare la sua insorgenza, e che, una volta comprese, potrebbero indicare strategie terapeutiche alternative ed efficaci. L’ansia, ad esempio, non è uno stato «patologico» della mente. La selezione darwiniana l’ha mantenuta nel lungo corso evoluzione umana, perché in realtà è la risposta più «adatta» di fronte ai pericoli. Ha letteralmente salvato la vita ai nostri antenati, che quindi ce l’hanno lasciata in eredità come un dono prezioso. Ma l’ambiente moderno genera grandi quantità di falsi allarmi, questo è il problema. Non si tratta quindi di «guarire» dall’ansia, ma piuttosto di tenere sotto controllo una risposta che di per sé è necessaria, ma che nel nostro mondo industrializzato talvolta funziona troppo bene. Altri disturbi mentali tipici del mondo contemporaneo, dalla dipendenza all’anoressia, sono il risultato di una mancata corrispondenza tra ambiente moderno e il nostro passato evolutivo. Ci sono anche buone ragioni evolutive per spiegare i disordini sessuali o la schizofrenia. Prese tutte insieme, queste intuizioni possono aiutare a spiegare la sofferenza umana, mostrando nel contempo nuove vie per attenuare, analizzando gli individui come individui, caso per caso, e non come portatori di patologie.
Randolph M. Nesse è il fondatore della medicina evoluzionistica e autore, assieme a George C. Williams, di Perché ci ammaliamo (1999). A lungo docente di Psichiatria e di Psicologia presso la University of Michigan, Nesse è il fondatore e direttore del Center for Evolution & Medicine della Arizona State University, istituto nel quale inoltre insegna presso la School of Life Sciences. È membro della Association for Psychological Science, della American Psychiatric Association e della American Association for the Advancement of Science (AAAS).
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.