
romanzo
Sperling & Kupfer
25 giugno 2019
cartaceo e kindle
304
UN’AUTRICE GIOVANISSIMA CHE E’ UNA VERA RIVELAZIONE. UN ROMANZO CHE RACCONTA I LATI OSCURI DELL’ADOLESCENZA.
IL REGISTRATORE DI SOGNI – MARIAM TARKESHI
Nico ha diciotto anni e frequenta senza entusiasmo il liceo artistico. Pigro e apatico, passa il tempo a invidiare i successi degli altri, pur non facendo nulla per migliorare se stesso. E se non fosse per Seba, un ragazzo popolare che lo ha scelto come suo sodale, trascinerebbe le giornate in solitudine. Il giorno del funerale di suo nonno, Nico scopre con sorpresa che l’uomo gli ha lasciato qualcosa in eredità: un vecchio lettore VHS. Nico scorre la lunga lettera che lo accompagna e una frase gli salta agli occhi: «Registratore di sogni, per chi tende a dimenticare». Il suo primo istinto è cercare di vendere on line quell’aggeggio, ma glielo impedisce l’incontro con Viola, che conosceva bene suo nonno e che gli mostra come funziona il registratore: se utilizzato durante il sonno, ha la capacità di registrare i sogni. Potrebbe essere la sua occasione per ottenere un po’ di considerazione. Ma i sogni attingono al subconscio. Il registratore è in grado di far riaffiorare alla mente ricordi dimenticati. A una festa Nico si fa prendere la mano. E qualcuno si trova costretto a rivivere ciò che sperava di aver cancellato per sempre. Da quel momento, Nico comprende la pericolosità dello strumento, ma il meccanismo che si è avviato non è così semplice da disinnescare.
L’AUTRICE
Mariam Tarkeshi i è nata ad Ancona nel 1994, da padre iraniano e madre italiana, e studia alla facoltà di Lingue e Letterature Occidentali di Urbino. Nel tempo libero parla di libri su Instagram, gioca a The Sims, si abbuffa di serie TV e disturba i vicini con le sue scarse doti canore e musicali. Il registratore di sogni è il suo primo romanzo.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.