
Letteratura straniera
Narrativa
Bompiani
24/04/2019
Cartaceo
304
“Il suo cervello sembra molto più giovane del corpo e il pensiero della morte comincia a farsi ossessivo.”
UNA VITA SENZA FINE
Frédéric Beigbeder
Frédéric, due figlie e una brillante carriera di presentatore su YouTube, varca la soglia dei cinquant’anni e comincia a notare alcuni inquietanti segni di cedimento: ormai non si gira più a guardare le ragazze per strada per paura del torcicollo, gli occorrono almeno tre giorni per riprendersi da una notte alcolica, il nipotino dodicenne lo straccia a tennis. Così Frédéric si accosta alle più recenti scoperte scientifiche sul ringiovanimento cellulare, viaggiando da Parigi a Israele, tra grandi luminari, cibi antiossidanti e improbabili cure detox, alla disperata ricerca dell’immortalità. Questo romanzo dissacrante è al tempo stesso l’impietoso ritratto di una generazione e un minuzioso reportage sulle ricerche che indagano i processi di invecchiamento. Perché, come diceva Woody Allen, “non ho paura della morte, ma quando arriverà preferirei non esserci”.
Beigbeder Frédéric. Dopo la laurea in Scienze politiche conseguita all’età di 24 anni a Parigi, diventa redattore in una grande agenzia pubblicitaria e collabora anche come critico letterario in alcune riviste come “Elle” e “Paris Match”.
Nel 2000, conscio che la pubblicazione gli avrebbe causato il licenziamento, pubblica il romanzo “Lire 26.900” (titolo originale francese: 99 francs), impietosa denuncia del mondo della pubblicità diventato un caso editoriale con 380.000 esemplari venduti.
In seguito conduce un programma su “Paris Première” e “Canal+”, ma il tentativo si rivela un fallimento. Nel 2003 la casa editrice Flammarion propone allo scrittore di cambiare fronte e di diventare editore. Da quel momento ha pubblicato circa 25 libri. Il suo romanzo “Windows on the world”, ambientato nelle Torri Gemelle di New York durante gli attentati dell’11 settembre, gli è valso il premio Interallié 2003.
Nel 2011 debutta nel mondo del cinema girando come regista l’adattamento del suo romanzo L’amore dura tre anni.

I was a student, an adolescent, an idealist, a Fury, a young man, a nephew, a son, Anger, Lover, baker, barman, waiter, cook, dreamer, writer, mask, husband, uncle, player, athlete, rugby player, rugby coach, student again, humanist, philosopher and thousands other things. Adesso ho deciso di essere e di cominciare da Marco. Pertanto mi diletto con piacere a leggere, recensire e intanto amplio il mio Universo personale.