Narrativa Contemporanea
Mondadori
23 marzo 2021
Cartaceo
180
Piersandro Pallavicini si è ispirato a una serie di Antonio Amurri pubblicata da Mondadori negli anni Settanta (Come ammazzare la moglie/il marito/la suocera/se stessi, ecc) e ha subito il fascino dei Delitti esemplari di Max Aub (Sellerio).
Autore di “commedie italiane” di successo, Pallavicini accende il suo allegro cinismo a maggior disdoro di quelle categorie di persone che volentieri siamo concordi nell’etichettare come intollerabili: il so-tutto-da-bar, il marcatore territoriale, l’inventore del cannone sparafoglie, la paranoide scientifico-ossessiva, l’anziano su internet, i diapositivisti delle vacanze nell’epoca del digitale, lo spara-stato-di-salute altrimenti detto il “Rigor mortis”, ecc ecc. Di ciascuna tipologia si raccontano le caratteristiche e i guasti prodotti e si propongono le modalità di una soppressione radicale a fin di bene. Fra l’una e l’altra eliminazione (preparata da abbondanti prove a carico dell’infausto personaggio) ci sono le tipologie che suscitano raptus letali, e lì si arriva al “mai più” del “buon uccidere” senza troppe remore. L’arte del buon uccidere è una scuola efferata contro le efferatezze della noia, del fastidio, dell’ingombro. Viene da lontano, e va lontano, perché noia e fastidio fanno ridere, e la comicità, come è noto, prolunga la vita.
Piersandro Pallavicini è nato a Vigevano nel 1962 e vive a Pavia, dove lavora come professore ordinario al Dipartimento di Chimica dell’università cittadina e fa ricerca in campo nanochimico. Esordisce nel 1998 con Quei bravi ragazzi del rock progressivo e il suo primo romanzo è Il mostro di Vigevano (Pequod, 1999). Nel nuovo millennio ha pubblicato sette romanzi con Feltrinelli, tra cui i più recenti sono La chimica della bellezza (2016) e Nel giardino delle scrittrici nude (2019), e romanzi, guide di viaggio, raccolte di racconti e saggi con EDT, Fernandel, Edizioni Ambiente, Epika, Edizioni dell’Arco. È tradotto in tedesco e in ebraico. Dal 1999 collabora con “tuttolibri”, supplemento letterario della “Stampa”.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.