
Thriller
HarperCollins
20 maggio 2021
Cartaceo
384
Il romanzo che ha portato al successo il maestro americano del mystery
Ogni omicidio è di per sé un abominio, ma c’è qualcosa di terribilmente inquietante nella vittima scoperta in un luogo isolato della riserva navajo: il cadavere ha la bocca piena di sabbia e sulla scena del crimine non ci sono né tracce né indizi utili. Al punto che Joe Leaphorn, tenente della polizia navajo, si ritrova contro ogni buon senso a sospettare che ci sia lo zampino di una qualche creatura soprannaturale. La presenza del Male è palpabile, e le indagini su un misterioso stregone-lupo lo condurranno dove persino i più coraggiosi hanno paura, su una pista agghiacciante che dal misticismo conduce al delitto. “Il canto del nemico” è il primo episodio della serie dedicata a Joe Leaphorn, alle prese con un delitto efferato e inspiegabile in un thriller carico di atmosfera sullo sfondo degli Stati Uniti occidentali. Profondo conoscitore del grande Ovest e delle riserve dei nativi americani, Hillerman ha costruito nel corso dei suoi romanzi un universo narrativo in cui le indagini poliziesche condotte dal pragmatico tenente della polizia navajo Joe Leaphorn – che guarda con scetticismo molti dei vecchi usi tribali – e dal giovane e appassionato sergente Jim Chee – che invece crede nelle antiche divinità e aspira a diventare sciamano – si intrecciano a un elemento più squisitamente thriller.
L’AUTORE
Nato in Oklahoma nel 1925, Tony Hillerman è stato giornalista e scrittore. Ha ricoperto il ruolo di presidente della MWA, associazione americana degli scrittori di mystery, e nella sua lunga carriera ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti letterari, tra cui l’Edgar Award e il Premio Agatha alla carriera nel 2003. E’ vissuto ad Albuquerque, in New Mexico, fino alla morte, avvenuta nel 2008.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.