Piccola biblioteca Adelphi
saggio
Adelphi
2 Maggio 2019
Brossura, ebook
297
Molto difficile da dire, di Ettore Sottsass
Per raccontare il mondo di Ettore Sottsass, a volte basterebbero i titoli che sceglieva per i suoi – diversissimi – testi. E se di qualsiasi altro autore sarebbe naturale dire che gli scritti apparsi dopo i trent’anni segnano il passaggio alla maturità, nel suo caso la frase finisce inevitabilmente per suonare vuota. Vero, dai primi anni Sessanta Sottsass comincia a pensare, e a scrivere, come il grande architetto e designer che sta diventando, sui suoi amori, canonici e no, dal Bauhaus al Teatro No, sul suo mestiere, sul mondo irrequieto in cui si trova a esercitarlo. Ma intanto viaggia – in Grecia, in India, in Egitto -, progetta, sperimenta, fotografa, ogni volta muovendosi, come fosse la prima, in una direzione irresistibilmente eccentrica. Per i numerosi cultori dell’ovvio e del programmatico viaggiare con lui può non essere facile: per tutti gli altri, è un’esperienza che non si dimentica.
Ettore Sottsass nasce a Innsbruck nel 1907, da padre architetto (omonimo) e madre austriaca. Diplomatosi al liceo Scientifico Galileo Ferraris, s’iscrive alla facoltà di architettura del Politecnico di Torino, dove si laurea nel 1939. Arruolato durante la seconda guerra mondiale, viene imprigionato oltreconfine per circa sei anni. Finalmente libero, torna in Italia nel 1947 lavorando a Milano. Nel 1948 aderisce al MAC, il Movimento di Arte Concreta, e partecipa in qualità d’artista alla prima collettiva dedicata a questa corrente. Oltre alla passione per arte e design, Sottsass si è attivamente dedicato anche alla fotografia. È scomparso a Milano il 31 dicembre 2007, all’età di novant’anni, dopo aver ricevuto moltissimi premi e riconoscimenti, tra cui si segnalano la laurea honoris causa dal Royal College of Art di Londra (1976), la nomina a Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese (1992), il premio IF Award Design dall’Industrie Forum Design di Hannover (1994), la nomina a Honorary Doctor del Royal College of Art di Londra (1996), l’Oribe Award dalla città di Gifu in Giappone (1997). È stato Grande Ufficiale per l’Ordine al Merito, dal 2002 fino alla morte.
Non amo darmi titoli ma ne ho conseguito uno: dottoressa. Il che implica che io abbia una laurea; una soltanto, anche se i miei interessi spaziano in un territorio vastissimo che definirei ” Al di là del deserto”, (citando il titolo di un libro di uno dei più grandi filosofi contemporanei, a mio avviso… s’intende!!). Potrei dirvi che SONO una dottoressa, ma non lo farò, perché ESSERE qualcosa o qualcuno significa chiudersi in uno spazio troppo piccolo e privo di possibilità. Somiglio ad una cellula staminale, sono totipotente e VIVA! “So essere anche“: Una leader eccellente, Moglie mai (se non per burocrazia), compagna di vita di Marco sempre, mamma, Amica, dottoressa, lettrice, studiosa, scienziata, ricercatrice, comica, autrice, artista, pessima bugiarda, Apple addicted, pasticciera, antropologa, curiosa, innovativa, testarda …. E questa descrizione ovviamente non mi soddisfa ma: La modificherò secondo le necessità.