
Romanzo
Longanesi
2 aprile 2020
Cartaceo+Kindle
304
“Determinata a fermare i trafficanti di odio, distruzione e morte, trascorrerà molti anni sotto copertura arrivando quasi ad annientare se stessa. E proprio allora imparerà la lezione più importante: l’unico modo per sconfiggere il nemico è avere il coraggio di sedersi di fronte a lui e ascoltarlo.”
A ventun anni Amaryllis elabora un algoritmo capace di individuare la probabilità che una cellula terroristica entri in azione ovunque nel mondo. In pieno post 11 settembre i servizi segreti americani cercano millennials a loro agio nel digitale, capaci di combattere il nuovo terrorismo. La CIA la recluta immediatamente. Dopo qualche mese a Langley inizia il duro addestramento alla «Fattoria», dove le insegnano a maneggiare una Glock e un fucile M4, coprire le ferite con sacchetti di plastica del supermercato, liberare i polsi dalle manette mentre è chiusa in un bagagliaio, resistere alle torture e persino il modo più efficace di suicidarsi in casi estremi: tutto quello che le servirà per la sua nuova vita da agente sul campo.
Per giustificare i frequenti viaggi intercontinentali Amaryllis apre un import-export di arte indigena e inizia a fingere di essere una mercante d’armi che finge di essere una mercante d’arte. Recluta risorse, si infiltra in una estesa rete di trafficanti. Funziona. Il passo successivo è il trasferimento a Shanghai. Le si spalanca davanti, come un buco nero, una vita immersa nella menzogna: anni di continui inganni, senza mai tregua. Accetta di sposare un collega, vive con lui in una casa infestata di spie cinesi. Poco dopo nasce Zoë. Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione, nella nuova esistenza che Amaryllis ha scelto di vivere?
Amaryllis Fox: figlia di un’attrice inglese e un economista americano, laurea con lode a Oxford e un master su terrorismo e conflitti alla School of Foreign Service di Georgetown, entra nella CIA a soli ventidue anni. Presta servizio in sedici Paesi e lavora come agente sul campo, sotto copertura per circa otto anni tra Africa, Asia e Medioriente, dislocata alle operazioni clandestine di controterrorismo e contrasto della proliferazione delle armi di distruzione di massa. Lascia l’agenzia nel 2010 e da allora scrive, tiene conferenze e lavora come attivista per la pace.Collabora tra gli altri con CNN, National Geographic, Al Jazeera, BBC. Vive a Los Angeles con la figlia Zoë, nata sotto copertura, il secondo marito Bobby Kennedy III e la loro bambina nata a gennaio del 2019.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.