Autobiografia
Giunti Editore
17 settembre 2019
Cartaceo+Kindle
288
Noi da queste parti abbiamo un nome per quest’ora un’ora che è di tutti, un’ora che è pace e presagio. La chiamiamo tralummescuro: tra la luce e la notte. Lungo la montagna vedi la linea d’ombra che sale lenta lenta, e poi vien buio.
“Ti sedevi contr’al muro fuori dall’usc-scio di casa nel tepore della giornata estiva che scivolava nella sera con in mano o il Corrierino, o il Vittorioso, o Tex, o Sciuscià o il Piccolo Sceriffo o qualunque altro fumetto o libro su cui eri riuscito a mettere le mani. Sentivi, poco lontano, gli ultimi paesani di ritorno dai campetti che si motteggiavano con tuo zio Nerico che, la zappa in mano, rincalzava i fagioli nell’orto della Gigia… Poi, piano, calava il buio, ma lento, dolce, che quasi non te ne accorgevi.”
Francesco Guccini nato il 14 giugno 1940 a Modena. La carriera musicale di Guccini comincia alla fine degli anni ’50, quando entra a far parte di gruppi rock. Nel 1961 scrive la sua prima canzone (“L’antisociale”) e l’anno dopo scopre Bob Dylan. Negli anni ’60 si fa conoscere soprattutto come autore (“Auschwitz” per l’Equipe 84 e “Dio è morto” per i Nomadi, di Augusto Daolio) ed è vittima di una censura all’italiana: “Dio è morto”, canzone di profonda spiritualità – trasmessa persino da Radio Vaticana – viene censurata dalla RAI, perché considerata blasfema.
Francesco Guccini è anche scrittore: ha esordito nel 1989 con “Croniche Epafaniche”, racconto dell’infanzia pavanese, seguito nel 1993 da “Vacca d’un cane”, sull’adolescenza a Modena e gli inizi musicali. Nel 1997 poi, insieme a Loriano Macchiavelli, si è cimentato nel giallo, con il romanzo “Macaronì”, seguito nel 1998 da un altro giallo scritto ancora con Macchiavelli: “Un disco dei Platters”. In mezzo a tutto questo, si trovano anche un curioso dizionario Italiano-Pavanese e la biografia “Un altro giorno è andato”. Del 2003 è il libro “Cittanòva blues”.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.