
Romanzo
66thand2nd
17 giugno 2021
Cartaceo
208
Le sue storie travolgono perché parlano di un mondo insieme vicino e lontano.
Orfana di madre, Ebla cresce nell’entroterra somalo. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l’arte interdetta alle donne di leggere le stelle, i pianeti e i segni del cielo. Per sfuggire a un matrimonio combinato si ritroverà nella Mogadiscio degli anni Trenta, complice il poeta e camionista Gacaliye. Insieme metteranno su un piccolo e proficuo commercio e avranno due bambini, Kaahiye e Sagal.
La storia di Ebla si intreccia con quella di Clara, sua figlia di latte, nata da genitori italiani residenti a Mogadiscio. Costretta, appena adolescente, a lasciare il paese con la madre e il fratello Enrico a bordo di una delle famose “navi bianche”, Clara farà ritorno nella città natale solo all’inizio degli anni Cinquanta in veste di giovane maestra, agli esordi dell’Amministrazione fiduciaria italiana. Attraverso lo stretto rapporto con Ebla, i suoi figli Kaahiye e Sagal e l’amica Mirella, Clara si ritroverà coinvolta in prima persona nelle lotte per l’indipendenza del paese in un periodo storico tormentato, quando l’Italia torna in Somalia con il compito di accompagnarla nel processo verso l’indipendenza.
L’AUTRICE
Ubah Cristina Ali Farah è una scrittrice e poetessa somala e italiana. È autrice di due romanzi, Madre piccola (Frassinelli, 2007) e Il comandante del fiume (66thand2nd, 2014).
È stata invitata a partecipare a numerosi programmi internazionali di scrittura creativa tra cui lo University of Iowa’s International Writing Program (2017) e quello dello Stellenbosch Institute of Advanced Studies (2020). Nel 2006 si è aggiudicata il premio Lingua Madre e nel 2008 il premio Vittorini.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.