Racconti
Wojtek
16 settembre 2019
Cartaceo
140
“Questo è il modo in cui accadono le cose, tutto si dispiega davanti agli occhi dell’osservatore, che non vede niente”.
In una città di confine, Juarez del Sud, si lotta per il potere. I contendenti sono grotteschi, malvagi, talvolta insignificanti: uomini e mostri che cercano, con la violenza dei gesti o con quella delle parole, di dominare la città. Ma Juarez del Sud è indomabile e ogni tentativo di abbracciare con lo sguardo le forze che la abitano è un aborto – ogni aborto una disperazione, ogni disperazione una vertigine del desiderio che spinge i contendenti a continuare a tentare. Ed è da uno sbuffo del desiderio che viene fuori una prospettiva, un altro luogo, la città impossibile: Janka sul confine, prima città dionisiaca della Storia. I racconti spingono per frammentarsi e moltiplicarsi: accade così una proliferazione di storie che vogliono parlarsi e che finiscono per generare versioni differenti e spesso contrastanti dello stesso evento. Così, ogni racconto del libro è una forma chiusa e a sé stante e allo stesso tempo una forma aperta e comunicante. Nei temi come nella forma Racconti di Juarez del Sud narra l’impossibilità e la necessità della costruzione. “Questo è il modo in cui accadono le cose, tutto si dispiega davanti agli occhi dell’osservatore, che non vede niente”.
L’AUTORE
Luca Mignola (1982), nato a Pompei, cresciuto a Torre Annunziata, dal 2016 vive e lavora a Salerno. Co-dirige la rivista web «CrapulaClub». Suoi articoli e racconti sono stati pubblicati da «Cattedrale Magazine», «Pagine Inattuali», «Neutopia» e «Nazione Indiana». Autore de “L’educazione del Topo”, entrato nell’antologia Anatomè – dissezioni narrative, a cura di Antonio Russo De Vivo, Andrea Zandomeneghi e Literaria Consulenza editoriale (Ensamble, 2018) e di “Transkafkamento”, incluso nel Vocabolario minimo delle parole inventate, a cura di Luca Marinelli (Wojtek, 2019).
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.