
Narrativa
Sperling & Kupfer
16 Luglio 2019
Cartaceo
336
UN DEBUTTO IN CORSO DI TRADUZIONE IN 9 LINGUE CHE HA CONQUISTATO CRITICA E PUBBLICO
LA CASA SULLA SCOGLIERA – EMMA ROUS
Seraphine ha venticinque anni e ha appena perso suo padre, l’unico genitore che le era rimasto. Non ha mai conosciuto sua madre, gettatasi dalle scogliere vicine a Summerbourne, la grande casa di famiglia sulla costa del Norfolk, in Inghilterra, solo poche ore dopo aver messo al mondo lei e suo fratello gemello Danny. Una ferita ancora aperta che ha segnato l’esistenza di Seraphine.
Ora, tornata a Summerbourne in un afoso giorno d’estate per mettere a posto le cose del padre, rovistando tra torri di vecchie scartoffie, Seraphine trova una strana fotografia scattata il giorno della sua nascita. Nella foto, sua madre, con i capelli ben pettinati e pervasa da un’apparente calma composta, siede sul patio circondata dal marito e dal figlio maggiore e guarda con orgoglio l’obiettivo, con un solo bambino in grembo. Sembra suo fratello gemello, ma Seraphine non c’è. Perché? Chi è il bambino nella foto e cosa è successo quella notte?
Nulla in quell’immagine lascia presagire la tragedia che si sarebbe consumata di lì a poco. Forse, però, proprio tra quei contorni sfocati è contenuta la chiave del mistero. La verità sul passato di Seraphine e su ciò che potrà essere il suo presente. Solo una persona conosce le risposte e Seraphine ha deciso che è arrivato il momento di trovarla.
Emma Rous ha trascorso l’infanzia tra l’Inghilterra, l’Indonesia, il Portogallo e le Fiji. Stabilitasi nel Regno Unito, ha studiato medicina veterinaria e zoologia alla University of Cambridge e ha lavorato come veterinario per oltre diciotto anni prima di dedicare tutta la sua vita alla scrittura. Vive nel Cambridgeshire con il marito e i tre figli. Attualmente è impegnata nella stesura del suo nuovo romanzo.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.