Racconti
Atmosphere Libri
15 settembre 2019
Cartaceo
180
“Figure liminali, sospese fra l’infanzia e l’età adulta.”
Le protagoniste dei racconti di “Storie di fiori” (scritto tra il 1916 e il 1924) sono le adolescenti: figure liminali, sospese fra l’infanzia e l’età adulta, coinvolte – più che dall’amore eterosessuale – dall’intimità fra amiche, che assume i contorni dell’amore per una persona dello stesso sesso, un sentimento che nasce e si alimenta del riconoscersi uguali per sensibilità, educazione e scelte estetiche, e che è socialmente accettato come una sorta di apprendistato sentimentale in vista del matrimonio. Le trame ruotano attorno a storie d’amore che vedono coinvolte studentesse e talvolta insegnanti, giovani donne o adolescenti che in un modo o nell’altro sono tuttavia costrette a scendere a patti con la società e le sue rigide norme, a riconoscere l’impossibilità delle situazioni e delle relazioni che l’autrice figura. Il mondo i cui si muovono i ‘fiori’ di Yoshiya diventa così un universo immaginario ed evasivo, ed è proprio questo che ha protetto dalla censura le sue storie, che raccontano amori destinati a sfiorire con la fine della fase fra la pubertà e il matrimonio e il malinconico ingresso nell’età adulta.
Yoshiya Nobuko(1896-1973) è stata una scrittrice giapponese. Esordisce giovanissima (pubblica i suoi primi, acerbi lavori su alcune riviste per ragazze a soli dodici anni), ma è nel 1916 che la rivista Shōjo gahō inizia la pubblicazione a puntate della sua prima opera importante, Hana monogatari (花物語, letteralmente Storie di fiori), che proseguirà fino al 1924. Anticonformista e ribelle nella vita privata, è considerata la pioniera della letteratura lesbica giapponese. Molte delle sue opere hanno avuto adattamenti come film. Yoshiya è stata una figura di spicco all’interno di quel ricco filone della cultura emergente del Giappone moderno che identificava il proprio target nelle giovani donne.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.