
Narrativa
Rizzoli
15 ottobre 2019
Cartaceo+Kindle
160
“Un padre in fuga dalla giustizia. Tre fratelli con una eredità pesantissima. Una scelta difficile.”
“Quando a quindici anni ho scoperto chi era mio padre leggendo un giornale, ho pensato che dovevo fare una scelta. O sottolineare subito la mia appartenenza al suo mondo, oppure invece sottolineare che appartenevo a mia madre, a un mondo pulito, fatto di sacrifici. Un’eredità completamente diversa, ed è questa che ho scelto.” Così racconta di sé Alessandro Gallo. E la storia dei protagonisti del suo romanzo è allo stesso tempo uguale e diversa dalla sua.È la storia di un padre, camorrista latitante ma con il potere ben saldo nelle mani, e dei suoi tre figli, anche loro chiamati a fare una scelta che li segnerà per tutta la vita: essere parte o meno dell’impero criminale del padre.Giosuè e Alberto hanno le idee ben chiare: proseguire nella scalata verso il potere, difendere gli affari del clan, i loro beni, le loro aziende, il giro del gioco d’azzardo, ma soprattutto nascondere quanto più possibile la verità alla sorella Camilla. Perché Camilla è combattuta, lacerata tra l’affetto per la famiglia e la voce prepotente dentro di sé che le grida di essere diversa, di pretendere una vita pulita e migliore. Sfinita dal peso di quel male che porta sulle spalle suo malgrado, Camilla non fa che cercare la forza di prendere definitivamente le distanze dagli uomini della sua famiglia. Una scelta che richiede tanto coraggio e che fa paura…
Alessandro Gallo è nato a Napoli nel 1986. È scrittore, attore e regista teatrale. Vive a Bologna e da anni lavora nel campo dell’educazione alla legalità con progetti di teatro civile. Ha pubblicato il romanzo autobiografico Scimmie (2011, Premio Iride, Cava de’ Tirreni 2012), Andrea torna a settembre (2014) e Tutta un’altra storia (2017, Premio Sgarrupato 2018). È coautore insieme a Giulia Di Girolamo del romanzo-inchiesta sulle mafie in Emilia-Romagna Non diamoci pace. Diario di un viaggio (il)legale (2014), e autore nelle antologie La giusta parte (2011), La Via di fuori (2012) e La Grammatica di Nisida (2013, Premio Napoli Cultural 2013). Ha curato l’antologia La parola liberata dalle mafie (2010, menzione speciale Premio Cevenini 2012). Nel 2014 ha ricevuto la Medaglia d’argento al valor civile Premio Carlo La Catena per l’attività editoriale e per il teatro di impegno civile. Nel 2016 ha ricevuto il Carlino d’Oro da QN Il Resto del Carlino per le attività educational al contrasto alle mafie.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.