
Filosofia
Mondadori
14 luglio 2020
Cartaceo+Kindle
204
“Ho trascorso buona parte della mia vita ad ascoltare mio padre parlare di filosofia, e se c’è una cosa che mi ha insegnato è che dovremmo essere padroni del presente e non schiavi del futuro.”
Nel maggio 1944 uscì nelle sale cinematografiche Avvenne domani, un film diretto dal regista francese René Clair. Era uno dei film preferiti di mio padre Luciano, e da ragazzina mi è capitato di vederlo più volte insieme a lui. Puntualmente, ai titoli di coda, si voltava verso di me e mi faceva una domanda “facile facile”: «Cos’è il Tempo?». Perché il concetto di tempo, filosoficamente parlando, è di sicuro uno dei temi sui quali ha ragionato di più nel corso della sua lunga carriera di scrittore. Lo ha fatto in Sembra ieri e ne Il tempo e la felicità, per citare solo due dei numerosi libri in cui ha affrontato l’argomento, ma anche in uno dei suoi film, 32 dicembre, dove si è interrogato su questo concetto dando voce al pensiero del suo amato Socrate, per il quale il tempo non esiste. Ho trascorso buona parte della mia vita ad ascoltare mio padre parlare di filosofia, e se c’è una cosa che mi ha insegnato è che dovremmo essere padroni del presente e non schiavi del futuro.
Oggi, rileggendo gli articoli che ha scritto tra la fine degli anni Settanta e i primi anni del Duemila, mi sono accorta che alcuni temi da lui approfonditi, come per esempio l’omosessualità, il nucleare, l’inquinamento, la corruzione, o ancora l’influenza della tecnologia nei rapporti sociali, il problema delle carceri e la cosiddetta “questione meridionale”, sono ancora al centro di accesi dibattiti. Perciò ho deciso di selezionare e raccogliere questi suoi articoli in un unico libro, per ripercorrere le riflessioni di un uomo che ha osservato il mondo con curiosità, ma soprattutto ha provato a spiegarlo ai suoi lettori, invitandoli a ragionare su ciò che sarebbe accaduto nel prossimo futuro.
Luciano De Crescenzo, ingegnere, sceneggiatore, attore e regista, ha esordito come scrittore nel 1977 con Così parlò Bellavista. Da allora ha pubblicato 46 libri, tradotti in 21 lingue.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.