Narrativa
Rizzoli Editore
10 settembre 2019
Cartaceo+Kindle
240
“Io, Teresa Bianchi, detta Tere, classe 1924, una ragazza di appena ventuno anni, non avevo mai combattuto per la Repubblica Sociale.”
Teresa Bianchi, “Tere”, ha poco più di vent’anni e per poter continuare a fare la maestra ha preso la tessera del Partito fascista repubblicano decidendo di restare fedele a Mussolini, di diventare una “repubblichina”. Fino a quando le cose precipiteranno e nell’aprile del 1945 dovrà subire la vergogna della tosatura e, dopo essere riuscita a sopravvivere all’immediato dopoguerra, dovrà ricostruirsi una vita nella nuova repubblica, in cui non si integrerà mai veramente. Ispirandosi a un fatto a cui ha assistito da bambino nella sua città natale – il taglio a zero dei capelli a una donna fascista in segno di spregio – Pansa racconta la storia di una giovane che incarna tutte le donne che decisero di non abbandonare il Duce dopo l’8 settembre.
Giampaolo Pansa, nato a Casale Monferrato nel 1935, scrive su “Libero” e ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra gli ultimi libri pubblicati da Rizzoli ricordiamo I vinti non dimenticano (2010), La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti (2012) e Sangue, sesso e soldi. Una controstoria d’Italia dal 1946 a oggi.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.