
romanzo
Adiaphora
10 giugno 2019
cartaceo
148
“CI SONO AMORI CHE VANNO GRIDATI, ANCHE QUANDO E’ TROPPO TARDI. PER VALENTINA VILLANI QUESTO AMORE E’ UN CANTO STRAZIANTE RICOLMO DI POESIA”
APE BIANCA – VALENTINA VILLANI
La perdita precoce di un genitore è un’esperienza dolorosa e paralizzante. Chi la vive subisce una crudele disconnessione da una parte profonda di sé, tanto che pensieri ed emozioni paiono precipitare in un vortice sinuoso e inesorabile come l’interno di una conchiglia. E, quando il rapporto tra madre e figlia si rivela complesso, intricato, conflittuale, eppure intimamente profondo, quell’assenza si manifesta in tutta la sua brutalità dilatandosi in un atroce senso di irrisolutezza. La nascita di un figlio durante la malattia fatale della madre conduce l’autrice in un luogo sospeso tra vita e morte, un regno di opposti dominato da un’atmosfera onirica. Le sue parole rievocano la faticosa esplorazione di sé alla ricerca di quell’assenza, di quella madre prima presente ma distante, affettuosa eppure eclissante, e delle sue reliquie ora spezzate e pungenti. L’analisi introspettiva del ricordo diventa, così, evento di riconciliazione.
Valentina Villani nata a Roma, dove vive e lavora come psicologa e psicoterapeuta, coltiva la passione per la fotografia e la sceglie come mezzo per raccontare storie di vita, di dolore, intime sensazioni e denuncia sociale. Ha partecipato a diversi concorsi e organizza mostre fotografiche. Nel 2015 vince il concorso nazionale bandito dall’associazione Il filo di Eloisa, per la valorizzazione del pensiero e della creatività femminili, con un progetto di cinque foto e relativi testi. Il progetto è stato pubblicato nel volume Lo spazio consapevole.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.