
Esoterismo
Arkeios
1° Maggio 2019
Cartaceo
144
“Nel libro Graal Simbolo Millenario, Leggenda, Storia, Arte, Esoterismo a cura di Giovanni Sessa, tutto questo viene portato in luce.”
Graal simbolo millenario, leggenda, storia, arte, di Giovanni Sessa
C’è chi ha voluto vedere nel Graal una leggenda cristiana, chi l’ha fatta risalire a un’origine celtico-pagana, chi l’ha voluta frutto di una influenza indo-orientale o siriaca. A queste ipotesi si aggiungono quelle che mettono in gioco l’alchimia, le dottrine dei catari o dei persiani. Da qui l’esigenza di individuare il senso ultimo questo simbolo millenario.
I saggi che compaiono in questo volume discutono il simbolismo graalico da più punti di vista. Indagano gli aspetti leggendari e mitici, storici e letterari, artistici ed esoterici, inerenti la «cerca» della Sacra Coppa. Sono il frutto del lavoro di scavo filologico e teorico dei più noti studiosi italiani dell’argomento. Dalla lettura di queste pagine si evince la centralità delle posizioni espresse, sul tema, da Julius Evola: «Il Graal ha un contenuto vivente, un “mistero”, che a tutt’oggi può dirsi in larga misura ignorato. Il piano che gli è proprio è quello di una tradizione metafisica nel senso più vasto del termine, e solo da questo punto di vista esso può venir colto secondo il suo significato più vero».
Giovanni Sessa, già docente di Storia delle Idee presso l’Università di Cassino, insegna storia e filosofia nei licei. È segretario della Scuola Romana di Filosofia Politica, collaboratore della Fondazione J. Evola e portavoce del movimento «Per una Nuova Oggettività». Suoi scritti, saggi e contributi sono apparsi su riviste, periodici e volumi collettanei. Tra le sue ultime pubblicazioni, Oltre la persuasione. Saggio su Carlo Michelstaedter (Settimo Sigillo, 2008) e Itinerari nel pensiero di tradizione. L’Origine o il sempre possibile (Solfanelli, 2015).

Non amo darmi titoli ma ne ho conseguito uno: dottoressa. Il che implica che io abbia una laurea; una soltanto, anche se i miei interessi spaziano in un territorio vastissimo che definirei ” Al di là del deserto”, (citando il titolo di un libro di uno dei più grandi filosofi contemporanei, a mio avviso… s’intende!!). Potrei dirvi che SONO una dottoressa, ma non lo farò, perché ESSERE qualcosa o qualcuno significa chiudersi in uno spazio troppo piccolo e privo di possibilità. Somiglio ad una cellula staminale, sono totipotente e VIVA! “So essere anche“: Una leader eccellente, Moglie mai (se non per burocrazia), compagna di vita di Marco sempre, mamma, Amica, dottoressa, lettrice, studiosa, scienziata, ricercatrice, comica, autrice, artista, pessima bugiarda, Apple addicted, pasticciera, antropologa, curiosa, innovativa, testarda …. E questa descrizione ovviamente non mi soddisfa ma: La modificherò secondo le necessità.