
Scienza (Immunologia-Oncologia)
Pickwick
8 ottobre 2019
Cartaceo+Kindle
112
“1 ottobre 2018. Stavamo correggendo la bozza del libro e la notizia è arrivata. L’immunoterapia ha vinto il premio Nobel per la Medicina. Era nell’aria. Era l’augurio che ci facevamo. Adesso è ufficiale: James Allison e Tasuku Honjo hanno definitivamente consacrato una speranza in più per chi soffre il male del secolo. Noi con il nostro libro vi spieghiamo bene perché il cancro ha già perso con l’immunoterapia.”
“Il cancro ha già perso” è una dichiarazione che tutti vorremmo sentire e ogni medico vorrebbe poter dare. Ma è anche un’affermazione vera, perché il cancro ha già perso più di una battaglia, e dunque verosimilmente perderà la guerra. Grazie all’immunoterapia oncologica, alcuni tumori, come il melanoma e certe forme di cancro del polmone, hanno davvero perso, perché la terapia ha dato e continua a dare buoni risultati. E su molti altri tumori, su cui sono in corso sperimentazioni, c’è ottimismo. L’immunoterapia – celebrata ora anche dal premio Nobel per la medicina – è la rivoluzione copernicana della lotta ai tumori: il nostro sistema immunitario viene stimolato con i farmaci a fare quello che fa ogni giorno per difenderci, distruggere i corpi estranei, in questo caso le cellule tumorali. La chemio e la radioterapia tradizionali, invece, vanno a colpire tutte le cellule, non solo quelle malate. Quella che, all’inizio, era un ramo della ricerca per sparuti visionari pionieri è diventata in pochi anni la nuova vera frontiera della cura ai tumori. Incalzato da Giovanni Minoli, l’oncologo Michele Maio, da quasi quindici anni direttore dell’unico reparto in Italia dedicato all’immunoterapia oncologica, a Siena, spiega in parole chiare ma precise ed esaustive cos’è l’immunoterapia, come funziona, per quali tumori ha dato risultati già consolidati, quali sono le prospettive future e la sostenibilità economica delle cure. Fa anche un punto dello stato della ricerca a oggi, e apre un ventaglio di prospettive future o imminenti.
Michele Maio, nato nel 1958 a Napoli, dopo la specializzazione in Oncologia ed Ematologia si trasferisce al New York Medical College dove partecipa alle prime esperienze di immunoterapia oncologica. Tornato in Italia nel 1989, diventa responsabile dell’unità di Bioimmunoterapia dei tumori del cro di Aviano. Oggi dirige il Centro di Immunoterapia Oncologica, unico in Italia, del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Dal 2004 ha dato vita al nibit, il Network Italiano per la BioTerapia dei Tumori, e dal 2012 ne è scaturita anche una Fondazione. Ora sono 150 i gruppi di ricerca coinvolti nei progetti medici che hanno in Michele Maio il fulcro e il conduttore. Il corpo anticancro è il suo primo libro divulgativo.
Giovanni Minoli (Torino, 1945), giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico, ha creato alcuni dei programmi storici di approfondimento e intrattenimento della Rai: Mixer (di cui è stato conduttore), Quelli della notte (con Renzo Arbore), Aboccaperta (con Gianfranco Funari), Blitz (con Gianni Minà), La Storia siamo noi e la fiction Un posto al sole. Ha ricoperto il ruolo di direttore di reti Rai: Rai 2, Rai 3, Rai Educational e il canale Rai Storia. Più recenti le collaborazioni con Radio24 (Mix24) e LA7 (Faccia a faccia). Dalla stima per Michele Maio e dall’interesse personale per la medicina nasce la collaborazione alla base di questo libro.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.