“favola-apologo scritta e interamente illustrata da Dino Buzzati nel 1945”
Guidati dal loro re, a cui i cacciatori della pianura hanno rapito il figlio, gli orsi scendono dalle montagne e invadono la Sicilia, superando ostacoli terribili: l’esercito del Granduca, i cinghiali da guerra molfettani trasformati in palloni aerostatici e gli artigli del Gatto Mammone. Riescono a espugnare la capitale e a ritrovare il principino, ma la loro gioia non dura a lungo. Divenuti i signori dell’isola, gli orsi vedono la corruzione insinuarsi nel loro mondo: gozzoviglie, bische, congiure di palazzo e la rapina della Grande Banca Universale. E solo il ritorno, in lunghissima fila, alle vecchie montagne assicurerà loro la quiete della natura. Originale fusione di invenzioni surreali e ballate popolaresche, di temi fiabeschi e scorci ironici, questa favola-apologo – non solo scritta ma interamente illustrata da Dino Buzzati nel 1945 – riserva le sorprese di una fantasia felicemente bizzarra. E mantiene ancora oggi una straordinaria freschezza, una imprevedibile libertà di movimento e una suggestiva attualità. Età di lettura: da 11 anni
Dino Buzzati Belluno 1906 – Milano 1972. Esordì nel 1933 con Bàrnabo delle montagne, cui seguirono romanzi e raccolte di racconti tra cui Il segreto del Bosco Vecchio (1935), Il deserto dei Tartari (1940), La famosa invasione degli orsi in Sicilia (1945), Sessanta racconti (premio Strega 1958), Un amore (1963) e Il colombre (1966).
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.