Narrativa Contemporanea
Casa Editrice Nord
10 ottobre 2019
Cartaceo+Kindle
386
“È arrivato il momento di guardare in faccia la realtà e iniziare a combattere per ciò che vuole davvero.”
Tutti mentono, persino a se stessi. Nina Gregory era convinta che, nel momento in cui il padre avesse deciso di ritirarsi, lei sarebbe stata pronta a prendere in mano l’impresa di famiglia. Intanto si è costruita una carriera in politica, diventando una delle migliori speech writer di New York. In fondo c’è tempo, il padre rimarrà al timone della compagnia ancora per anni. Invece lui muore all’improvviso e a Nina crolla il mondo addosso: non è affatto preparata ad abbandonare tutto quello che ha costruito, per intraprendere un cammino scelto da altri. Era una bugia. E il problema con le bugie è che, smascherata una, è molto più difficile ignorare tutte le altre. Come le piccole incongruenze del fidanzato, quando le racconta dove ha passato la serata. O i silenzi dei dirigenti dell’azienda, di fronte a operazioni poco limpide. A poco a poco, Nina apre gli occhi su una scomoda verità: la sua vita non era completa e appagante, era solamente falsa. E ora che il suo futuro è appeso a un filo, senza nessuno accanto di cui potersi fidare, è una preda circondata da squali. È quindi arrivato il momento di guardare in faccia la realtà e iniziare a combattere per ciò che vuole davvero.
Perché la felicità arriva quando trovi il coraggio di essere sincera, soprattutto con te stessa.
Jill Santopolo è cresciuta a Hewlett, nello stato di New York. Dopo aver conseguito la laurea Letteratura inglese alla Columbia University, ha iniziato una brillante carriera nel mondo dell’editoria e adesso è direttore editoriale della Philomel Books, un imprint del gruppo Penguin Random House. Il giorno che aspettiamo è il suo esordio nella narrativa ed è diventato un caso editoriale ancora prima della pubblicazione.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.