Narrativa
Garzanti
10 ottobre 2019
Cartaceo
352
“Michael Ondaatje riesce a trasmetterci la verità profonda dell’esperienza umana, sospesa tra mito e mistero”
Dopo lungo tempo, Anil Tissera torna nello Sri Lanka, dove è nata e che ha lasciato al termine della scuola, in qualità di medico legale per conto di una commissione per i diritti umani. Deve dimostrare che, in un paese straziato dalla guerra civile, a uccidere e compiere atti terroristici non sono solo i ribelli, ma anche uomini legati al governo che torturano e fanno scomparire i presunti oppositori. A tale scopo Anil collabora con un archeologo locale, Sarath Diyasena, ma ad attrarla è piuttosto il fratello minore di Sarath, Gamini: è medico come lei, ma si occupa dei vivi, degli scampati, da qualunque parte stiano.Nel primo romanzo scritto dopo Il paziente inglese, Michael Ondaatje conferma le sue straordinarie doti di narratore. Attraverso le vicende di individui che cercano la propria verità in un paese bello e infelice, Lo spettro di Anil esplora i temi eterni dell’amore e del tradimento, ma si confronta anche con la realtà contemporanea nei suoi aspetti più crudi e controversi. Con una scrittura insieme precisa e sinuosa, con la sua inimitabile capacità di penetrare il labirinto delle emozioni, di cogliere la bellezza di un paesaggio o l’intensità di un silenzio, Ondaatje riesce a trasmetterci la verità profonda dell’esperienza umana, sospesa tra mito e mistero; quella verità che forse possiamo incontrare solo attraverso un sapiente gioco di allusioni, come in un evanescente riflesso.
Michael Ondaatje è nato a Colombo, Sri Lanka, nel 1943. È autore di romanzi e diverse raccolte poetiche. Il paziente inglese, da cui è tratto il film di Anthony Minghella vincitore di 9 Premi Oscar®, è stato insignito nel 2018 del Golden Man Booker Prize come miglior opera narrativa degli ultimi cinquant’anni.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.