
Narrativa Contemporanea
Mondadori
15 ottobre 2019
Cartaceo
132
Sinossi
Rocinha è la favela più grande non solo di Rio de Janeiro, ma del mondo. È una baraccopoli gigantesca dentro la quale quotidianamente vivono, amano, lavorano, si picchiano, giocano, sognano e muoiono oltre 70 mila persone. Rocinha è il luogo dove sono ambientati quasi tutti i racconti del Sole in testa. In questi tredici piccoli capolavori – salutati con entusiasmo in tutto il mondo – Geovani Martins ci regala una serie indimenticabile di istantanee, di ritratti che non solo ci fanno entrare nell’universo crudo e spietato della favela – luogo di scontro tra diverse gang e dove la violenza della polizia spesso fa a gara con quella della criminalità – ma nelle menti e nei cuori delle persone, di quei ragazzi e di quegli uomini che quotidianamente cercano di inventarsi un’esistenza. I bagni di mare, l’estasi della droga, il cameratismo e le risate: qualsiasi cosa serve a rendere meno inaccettabile una realtà intrisa di angoscia, paura e disperazione.
Questo libro, sospeso tra l’immaginario di Tarantino e la denuncia neorealistica di Pasolini, combina in modo stupefacente il ritmo cinematografico serrato di un Irvine Welsh con la tradizione realistica dei racconti di Jorge Amado. Sorretti da uno stile magistrale, in grado di rendere appieno le sfumature della lingua vissuta e parlata nei vicoli di Rocinha, i racconti del Sole in testa ci narrano storie già conosciute di corruzione e di innocenza, di violenza e di miseria, di colpa e razzismo, di droga e di morte. Storie già lette mille volte. Ma con umorismo, grazia e senza compiacimento, Martins riesce – come solo i grandi scrittori sono capaci di fare – a raccontarcele per la prima volta.
Geovani Martins è nato a Rio de Janeiro nel 1991. È cresciuto con la madre a Vidigal, un quartiere povero nella zona sud di Rio. Ha smesso di studiare abbastanza presto e si è guadagnato da vivere lavorando come uomo-sandwich e vendendo bibite sulla spiaggia. Il suo talento di scrittore è stato scoperto in occasione del Flup, il festival letterario delle favelas di Rio. Un grande come Chico Buarque è rimasto immediatamente conquistato dalle sue doti di narratore. Il sole in testa è il suo primo libro ed è in corso di pubblicazione presso le più prestigiose case editrici europee e americane.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.