“Il selvaggio dell’Orinoco” di Sandro Gerbi in uscita il 20 gennaio 2023 per Hoepli.
Sandro Gerbi, attraverso lettere e ricordi, racconta la figura del padre non solo come uomo ma anche come intellettuale.
Questo libro autobiografico tenta un’impresa forse sin troppo audace: esplorare il cervello (e il cuore) di un padre molto amato, Antonello Gerbi, storico delle idee prestato alla Banca Commerciale, nato nel 1904 e scomparso nel 1976. Ma esplorare come?
Ad esempio ripubblicando il suo opus magnum sulla presunta inferiorità delle Americhe secondo il fior fiore della cultura europea; oppure promuovendo raccolte di suoi articoli dimenticati; o ancora, scrivendo di lui in numerose circostanze.
Un padre importante, dunque, e un figlio ‘normale’, la cui formazione – qui raccontata – ha preso le mosse proprio alla fine degli anni Settanta, con una decisa svolta dal giornalismo finanziario a quello culturale e allo studio della storia contemporanea. Ne è valsa la pena? L’autore pensa di sì, confortato anche dal fatto che Gerbi ha suscitato sin dagli anni Venti l’ammirazione di personaggi come Carlo Rosselli, Giuseppe Prezzolini, Luigi Einaudi, Raffaele Mattioli, Giuseppe Antonio Borgese e Benedetto Croce, nonché l’interesse di Antonio Gramsci, in carcere.
AUTORE
SANDRO GERBI (Lima, 1943), studioso di storia contemporanea, autore fra l’altro di Mattioli e Cuccia (2011) e La voce d’oro di Mussolini (2021), ha pubblicato con Hoepli i seguenti volumi: Tempi di malafede (2a edizione 2012); Giovanni Enriques dalla Olivetti alla Zanichelli (2013); Indro Montanelli (con Raffaele Liucci, 2a edizione 2014); I Cosattini. Una famiglia antifascista di Udine (2016); Raffaele Mattioli e il filosofo domato (2a edizione 2017) ed Ebrei riluttanti (2019). Ha collaborato per oltre vent’anni alle pagine culturali della Stampa, del Sole 24 Ore e del Corriere della Sera.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.