
Romanzo
Fazi Editore
24 gennaio 2019
e-book e cartaceo
200
“Definita da Tabucchi «una voce insolita nella letteratura italiana di oggi», Anna
Luisa Pignatelli dà prova delle sue qualità in un romanzo con una storia familiare dai contorni forti, intensa e conturbante.”
Ormai molto malata, Marta decide di raccontare il rapporto, teso e tormentato, avuto con il proprio padre, un affermato critico d’arte, uomo carismatico di grande fascino e talento. Nel ricordo, l’ammirazione da parte di lei bambina si trasforma dapprima in infatuazione e poi, via via, in una forma di attrazione più subdola e pericolosa. Dopo l’infanzia passata a “Lupaia”, Marta si trasferisce con il padre in una nuova casa e, preda di pulsioni che coincidono con un naturale risveglio dei sensi, vive un momento difficile nell’ambito di una
famiglia che non sente più come propria. Sono lontani i giorni dell’infanzia in cui Marta cresceva accanto alla madre, donna anticonformista e inquieta, dal carattere quasi primitivo, in una Toscana cupa e solitaria. Anni in cui Marta aveva idealizzato la figura del padre, legandolo a ideali di purezza e bellezza che lo scontro con la realtà, tuttavia, porterà a tradire e poi a rinnegare.
Anna Luisa Pignatelli
Anna Luisa Pignatelli Toscana di nascita, ha trascorso molti anni fuori dall’Italia, fra cui diversi a Dar es Salaam, Seoul e Guatemala City. È molto conosciuta e apprezzata in Francia, dove, nel 2010, ha vinto il Prix des lecteurs du Var con la traduzione della sua raccolta di racconti Nero toscano. Con Ruggine (Fazi Editore, 2016), racconto lungo molto apprezzato da critica e pubblico, ha vinto il Premio Lugnano 2016.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.