Saggi
saggio
Raffaello Cortina Editore
gennaio 2020
cartaceo
Che cosa hanno in comune La notte di Elie Wiesel, le fotografie dell’Album Auschwitz, Notte e nebbia di Alain Resnais?
La tragedia della Shoah, naturalmente.
Ma per quanto scandaloso possa sembrare, non solo. Ognuna di queste opere porta all’estremo i limiti del nostro vedere e ci spiega che certe immagini funzionano solo in virtù di ciò che non si vede, del loro fuoricampo e del vuoto che riescono a rendere percepibile.
Il confronto con l’estremo continua a interrogare il nostro modo di relazionarci alle immagini che provano a raccontarlo e sfida il nostro sguardo a esercitarsi oltre i suoi limiti. Tocca alla teoria dell’immagine ricostruire il terreno per un ritorno alla morale e alla politica delle immagini, in grado di difendere la “causa dell’invisibile” e ripensarne la radice attraverso ciò che ci è dato vedere.
Michele Guerra èprofessore di Teorie del cinema all’Università degli Studi di Parma. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Lo schermo empatico (con V. Gallese, 2015, vincitore del Premio Limina) e Il limite dello sguardo (2019).
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.