Vite inattese
66thand2nd
6 settembre 2018
ebook, cartaceo
256
Una sera, mentre lo assiste al suo capezzale, John Jeremiah Sullivan chiede al padre Mike, che ha passato la vita a scrivere di sport dopo aver rinunciato a ogni ambizione poetica, quale sia stato il momento più straordinario della sua carriera. «Ero al Derby di Secretariat, nel ’73» risponde Mike. «È stato… pura bellezza». John è nato a Louisville, a pochi passi dalla sede del Kentucky Derby, la celebre corsa riservata ai purosangue di tre anni d’età, eppure fino ad allora si era sempre tenuto alla larga dall’ippica, e dallo sport in generale. Ma le parole del padre, e la sua improvvisa scomparsa, spingono il figlio a esplorare dall’interno il mondo delle corse dei cavalli, riscoprendo le irripetibili vittorie di Secretariat e assistendo alle imprese di War Emblem in un’America sconvolta dall’11 settembre. Ne nasce un originale viaggio per non iniziati nella storia e nella letteratura sui cavalli, che in ogni momento si rivelano intrecciate alle vicende dell’uomo, dalle pitture nelle grotte di Chauvet a Guernica di Picasso, dal leggendario destriero di Cortés alle funeste fantasie eugenetiche del Terzo Reich. Acclamato dalla critica statunitense – «si legge come Moby Dick editato da F. Scott Fitzgerald» –, Cavalli di razza è prima di tutto la commossa riflessione di un ragazzo che fa i conti con la difficile eredità paterna, oltre che una ricerca sul senso stesso della scrittura. «I figli» dice Sullivan «vagano spesso come sonnambuli sulle sconfitte dei padri».
Appunti del figlio di un giornalista sportivo
«I figli» dice Sullivan «vagano spesso come sonnambuli sulle sconfitte dei padri».
AUTORE
John Jeremiah Sullivan
John Jeremiah Sullivan è nato a Louisville, Kentucky, nel 1974. Scrittore, musicista e professore universitario, collabora con il «New York Times Magazine» ed è editor della «Paris Review». Grazie a Cavalli di razza, il suo libro d’esordio, e a Pulphead, uscito in Italia con il titolo Americani (Sellerio, 2014), è stato inserito nella grande tradizione del giornalismo narrativo accanto alle opere di Tom Wolfe, Joan Didion, Norman Mailer e David Foster Wallace.
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!