“Breve storia del Giappone” di Antonio Moscatello in uscita il 16 settembre 2022 per Newton Compton editori.
La storia del Giappone è un passe-partout in grado di rivelare i segreti di una affascinante realtà, spesso nota per le sue sgargianti e coloratissime manifestazioni di cultura pop.
Se, da un lato, il Paese del Sol Levante rappresenta nel nostro immaginario l’emblema della modernità e delle avanguardie tecnologiche: dall’altro il fascino misterioso dei suoi templi e delle vicende di imperatori e samurai suggerisce una storia millenaria, le cui tracce sono disseminate lungo tutto il territorio dell’arcipelago. Le epoche che hanno scandito la storia del Giappone, avvicendandosi in un alternarsi ciclico di chiusura e apertura verso il mondo esterno, sono presentate nei capitoli di questo libro in modo chiaro e sorprendente; ideale per avvicinarsi a una cultura molto distante dalla nostra.
Fin dalle prime pagine, il lettore sarà invitato a partire per un viaggio nello spazio e nel tempo che lo condurrà al fianco di mercanti e condottieri, assassini ed esteti, sacerdotesse e filosofi: un mosaico ricco e variegato che vi conquisterà.
AUTORE
Antonio Moscatello è pugliese ed è un giornalista dell’agenzia di stampa Askanews, per la quale si occupa di Asia. Laureato all’Orientale di Napoli, ha studiato e vissuto in Giappone ed è giornalista professionista dal 2001. È stato inviato in teatri di conflitto in Medio Oriente e corrispondente da Tokyo e da Budapest. Nel 2017 ha pubblicato Megumi. Storie di rapimenti e spie della Corea del Nord, un libro inchiesta sui rapimenti effettuati in Giappone dalle spie nordcoreane. Nel 2018 ha ottenuto il premio “Umberto Agnelli” per il giornalismo. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Forse non tutti sanno che in Giappone; 101 cose da fare a Tokyo e in Giappone almeno una volta nella vita; A tutto Giappone.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.