Esce venerdì 17 maggio 2024, in occasione della ‘Giornata mondiale contro l’omofobia: “ALBERO CUSTODE” di Katia Balmelli. Gabriele Capelli Editore.
COMUNICATO STAMPA
La storia vera di Mario, nato a inizio ‘900 nelle valli del Ticino: una vita segnata dal conflitto tra il fatto di sentirsi donna e l’impossibilità di esprimerlo.
Ispirandosi ai diari originali, Balmelli racconta con straordinaria sensibilità il dolore di un’esistenza segnata dalla chiusura della società del suo tempo.
Milano, 8 maggio 2024 – In occasione della Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia, esce venerdì 17 maggio il romanzo Albero custode di Katia Balmelli: storia vera di Mario, nato a inizio ‘900 nelle valli della Svizzera italiana, primogenito di una famiglia numerosa, che visse tormentato dal conflitto tra la consapevolezza di sentirsi donna e l’impossibilità di esprimerlo.
Ispirandosi al diario originale del protagonista e alla testimonianza delle sorelle, Katia Balmelli ha dato vita a un racconto di straordinaria sensibilità, capace di creare suspense, toccare il cuore e far comprendere quanta fatica può costare la scoperta della propria identità e che dolore può generare la repressione della propria natura per conformarsi a una società incapace di accogliere.
Spiega l’autrice: “Questo libro era un bisogno. Il disagio di Mario mi è entrato dentro da bambina, non capivo i discorsi degli adulti ma avvertivo la tensione. La sua sofferenza risuona in me ancora oggi, ho iniziato a scrivere per darle finalmente un senso. È come se prendessi per mano Mario e lo conducessi nel nostro tempo, dove finalmente può essere capito e sentirsi leggero. Anzi, leggera”.
“ALBERO CUSTODE”
Mario nasce in un piccolo paese di montagna, la sua è una famiglia dove c’è armonia ma i genitori sono persone semplici e restano preoccupati quando lui, ancora piccolo, comincia a travestirsi e a “dare spettacolo” per far ridere le sorelle. Già da bambino sente tensione ed è costretto a limitarsi per evitare il giudizio, della famiglia e della comunità.
Diventa ragazzo e, anche a causa del clima difficile che c’è in casa, si trasferisce in Italia da parenti, che lo aiutano a trovare lavoro. È affidabile e preciso ma anche solitario, chiuso, teso e taciturno. Sarà una vestaglia bianca e morbida, dimenticata dalla cugina, a risvegliare irresistibilmente i suoi sensi e a insinuare in lui il germe di una nuova consapevolezza. Quasi fuori di sé la ruba e la nasconde nel tronco cavo dell’albero che tutte le sere guarda dalla finestra, rendendolo così “custode” del suo segreto.
La vita di Mario sarà segnata da una continua lotta interiore. Sotto la pressione della mamma, che per lettera non manca mai di incitarlo a trovare una ragazza, frequenterà la giovane Rosa. Ma il tormento non darà tregua e sarà solo l’incontro con Iacco a segnare una svolta.
Alla scomparsa di Mario, le sorelle minori scopriranno finalmente il suo segreto e prenderanno una drastica e imprevista decisione.
Con una scrittura dolce, avvincente ed emozionante, Katia Balmelli traccia la storia di una sofferenza intima profonda, che si dimostra storia universale e denuncia la sofferenza che esclusione e non accettazione possono provocare.
ESTRATTO da “ALBERO CUSTODE” di Katia Balmelli
Il chiarore lunare penetrava dalle finestrelle tonde e si miscelava al buio del sottotetto creando un impasto lattiginoso. Batteva sui capi bianchi appesi ad asciugare generando un luccicore che si animava appena al tocco di una tenue corrente d’aria proveniente dal basso. Un brivido gli corse lungo la schiena: perduto fra i fantasmi che ondeggiavano, chi senza braccia, chi senza gambe, rimase imbambolato tra la suggestione e la realtà, attratto da quello spettacolo surreale.
La camicia scozzese gli apparve all’improvviso mentre avanzava tra le file di biancheria, dimenticata accanto a una vestaglia estiva in seta bianca. Prelevò la camicia, si avviò verso la scala, poi ci ripensò, attratto da un desiderio nuovo: accarezzare quella vestaglia così lucida, luminosa, morbida. Aveva il colore della luna ed era leggera come l’aria. La soppesò, la distese e poi, obbedendo a un impulso tanto sconosciuto quanto assurdo, la accartocciò e se la infilò sotto la maglietta. Sempre soggiogato da quel bizzarro ardore, riappese al filo la camicia e tornò in camera.
Chi è Katia Balmelli
Katia Balmelli è nata e vive in Ticino, nella Svizzera italiana ed è stata docente di scuola elementare. Premiata nel 1999 per un testo dedicato al nuovo millennio in un concorso di scrittura dialettale promosso dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti La vie en orange e altri racconti (Fontana). Albero custode è il suo primo romanzo.
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!